Ascolta, sono una piccola casa. Pur stando a Roma, non posso misurarmi con tutti i super specializzati annunci che mi circondano e che sembrano offrirti l’Eden in terra. Io sopravvivo a malapena in un ambiente elegante che mi soffoca, perché mi considera appena, tanto sono piccina. Eppure anch’io ho un cuore, che testimonia una vita pulsante e viva.La mia padrona è una persona povera e sola che ora vive in un’altra città. Lei mi ha amato tanto da abbellirmi continuamente e con molta raffinatezza. Aveva allargato le mie misure con un arredamento appropriato che le è costato 10 anni di mutuo, avendo cura anche dei particolari, come ad es. effetti luce, tanto che un noto artista mi chiese per un periodo di comporvi la sua opera e così sono stata immortalata.Ora la mia padrona se ne andata via per lavoro e, poiché il suo stipendio è al limite sociale, è stata costretta ad affittarmi e così sono stata distrutta e ferita. Ora che mi ha ripreso in mano, non per viverci più – data la sua lontananza – ma per dirmi addio definitivamente, è stata costretta a rimettermi a nuovo totalmente con un altro debito, affinché io possa piacere al mio nuovo padrone ed essere amata come lei mi ha amato.Lei che non ha ancora un’abitazione propria, ancora crede in me: crede che io possa partorire un’altra casa là dove abita perché mi ha valorizzato tanto. Questo sarà solo possibile se mi unisco ad un padrone che prima di mettere mano al suo portafoglio e ragioni freddamente “per fare l’affare”, mi consideri con il cuore e mi prenda per amore. Solo così io sarò la Sua casa e la Sua generosità permetterà ad un’altra vita di vivere tranquilla in un’altra casa.